L’acqua è un elemento fondamentale per la vita, anche per i nostri amici felini. Tuttavia, molti proprietari si chiedono come far bere di più il gatto, soprattutto quando si accorgono che il micio sembra disinteressato alla ciotola dell’acqua. In questo articolo ti spieghiamo perché i gatti bevono poco e ti suggeriamo alcune strategie efficaci per stimolarli a bere di più, migliorando la loro idratazione.
Perché il gatto beve poco? Una questione evolutiva
Per capire come far bere di più il gatto, è utile partire dalla sua biologia. Il gatto domestico discende dal gatto selvatico africano, un animale adattato a climi desertici, dove l’acqua era scarsa e veniva assunta principalmente tramite le prede. Questa eredità evolutiva ha lasciato al gatto moderno:
- uno stimolo della sete poco sviluppato
- una capacità di concentrare molto l’urina
- una ridotta perdita di liquidi attraverso la pelle e la respirazione.
Questo spiega perché i gatti sembrano non avere “sete” anche se in realtà il loro organismo necessita di acqua. In natura, mangiando topi o uccellini (composti per circa il 70% da acqua), soddisfano il fabbisogno idrico con l’alimentazione. Ma se il tuo gatto oggi mangia solo croccantini, il rischio di disidratazione è concreto.

Quanta acqua dovrebbe bere normalmente un gatto?
Un gatto dovrebbe bere circa 25-30 ml di acqua per kg di peso corporeo al giorno. Un gatto di 5 kg dovrebbe quindi assumere tra i 200 e i 300 ml al giorno, inclusa l’acqua contenuta negli alimenti.
Se mangia cibo umido, lo stimolo a bere dalla ciotola si riduce. Con cibo secco invece, diventa fondamentale favorire l’assunzione diretta di acqua.
Attenzione anche al contrario: se il tuo gatto inizia a bere molto più del solito, potrebbe essere un segnale di allarme (polidipsia), associato a patologie come insufficienza renale, diabete mellito e ipertiroidismo. In questi casi, è sempre bene consultare il Medico Veterinario.
I rischi legati a una scarsa idratazione
L’acqua rappresenta circa il 60% del peso corporeo ed è essenziale per tutte le funzioni vitali. Una scarsa assunzione di liquidi può causare o peggiorare situazioni di:
- Disidratazione visibile: pelle poco elastica e gengive secche.
- Stitichezza: feci dure e difficili da espellere.
- Malattia delle vie urinarie inferiori (FLUTD, Feline Lower Urinary Tract Disease), un gruppo di patologie che possono interessare le basse vie urinarie dei gatti, quindi la vescica e/o l’uretra.
- Insufficienza renale cronica: una delle malattie più comuni nei gatti anziani, che spesso presentano una concomitante disidratazione cronica.
Come far bere di più il gatto? 10 strategie pratiche
Stimolare il tuo gatto a bere più acqua è possibile, basta conoscere le sue preferenze, rispettare la sua natura felina e mettere in atto una serie di strategie, adattabili al singolo individuo. Spesso basta combinare due o tre accorgimenti mirati per vedere risultati significativi.
1. Offri cibo umido ogni giorno
Il cibo umido ha un contenuto d’acqua che può superare l’80%, il che lo rende un alleato fondamentale per l’idratazione. Anche solo aggiungere una porzione al giorno (ad esempio una bustina o mezza scatoletta), naturalmente sempre facendo attenzione ad evitare il sovrappeso, può contribuire significativamente a coprire il fabbisogno idrico giornaliero.
Consiglio utile: Scegli prodotti di buona qualità e varia regolarmente gusto e consistenza per mantenere alto l’interesse. Se il tuo gatto ha gusti difficili, prova diverse marche finché non trovi quella più gradita.
2. Aggiungi acqua al cibo
Puoi aumentare ulteriormente l’assunzione di liquidi aggiungendo al cibo poca acqua tiepida. Inizia con piccole quantità, ad esempio 1 cucchiaio di acqua in 50 g di umido, e aumenta gradualmente.
Consiglio utile: Usa acqua aromatizzata (es. brodo di pollo senza sale o acqua di cottura del pesce) per rendere tutto più appetibile. Anche nebulizzare l’acqua sulle crocchette è un primo passo per abituare il micio all’umidità. Attenzione, però, in qualche soggetto l’aggiunta di acqua alle crocchette può causare fermentazioni intestinali anomale, con conseguente flatulenza, gonfiore addominale e feci molli. Dunque, questa soluzione può non essere adatta a tutti i soggetti.
3. Usa una fontanella per gatti
I gatti hanno un’attrazione naturale per l’acqua in movimento, che percepiscono come più pulita e sicura (come in natura). Le fontanelle elettriche stimolano curiosità e spingono a bere più spesso. Alcuni gatti la “studiano” per giorni prima di usarla, quindi non scoraggiarti se l’approccio è inizialmente timido.
Consiglio pratico: Scegli fontanelle silenziose, facili da smontare e lavare. Cambia l’acqua quotidianamente e puliscile almeno ogni 2-3 giorni per evitare accumuli di batteri o alghe.

4. Posiziona più ciotole d’acqua
Aumentare il numero di ciotole disponibili aumenta le possibilità che il gatto beva spontaneamente. Posizionale in diverse stanze, in luoghi tranquilli e facilmente accessibili. Evita posizioni vicino alla lettiera o a zone rumorose (elettrodomestici, passaggi). La maggior parte dei gatti non ama bere vicino a dove mangia, perciò è consigliabile posizionare la ciotola dell’acqua lontano da quella per il cibo. Sempre per lo stesso motivo, evita le ciotole doppie, quelle con lo scompartimento per il cibo e per l’acqua.
Osservazione utile: Alcuni gatti bevono solo in determinati momenti o da specifiche ciotole. Offrire più opzioni aiuta a capire le sue preferenze.
5. Scegli ciotole adatte
I gatti sono molto selettivi anche sul tipo di ciotola. Prediligono quelle ampie, basse e poco profonde, che non toccano i baffi durante la bevuta. La ceramica, l’acciaio inox e il vetro sono i materiali più igienici e neutri. Inoltre, è consigliabile riempire la ciotola fino all’orlo perchè la maggior parte dei gatti preferisce bere da un contenitore pieno.
Attenzione: Evita la plastica, che può alterare il sapore dell’acqua e favorire la proliferazione di batteri. Se il gatto ha il muso schiacciato (brachicefalo), ciotole molto basse sono essenziali.
6. Cambia spesso l’acqua
I gatti non amano l’acqua stagnante o tiepida. Cambiare l’acqua 1-2 volte al giorno, soprattutto in estate, è fondamentale. La ciotola va lavata di frequente con acqua calda e un detergente neutro, risciacquata bene e asciugata.
In estate puoi aggiungere un cubetto di ghiaccio per mantenerla fresca o usare contenitori in vetro/ceramica che conservano meglio la temperatura.

7. Offri acqua aromatizzata
Puoi rendere l’acqua più appetibile con l’aggiunta di un poco di brodo di carne senza sale, acqua di tonno naturale oppure anche degli infusi o delle tisane, come quella di malva, spesso molto gradita ai gatti.
8. Prova tipi di acqua diversi
Alcuni gatti non gradiscono l’acqua del rubinetto, spesso a causa del cloro. Prova con acqua filtrata o oligominerale.
9. Gioca con l’acqua
Stimolare l’interazione positiva con l’acqua può renderla più familiare e accettata. Puoi far galleggiare giochi leggeri (come tappi di plastica o palline galleggianti) in una bacinella oppure creare piccoli giochi con acqua che sgocciola.
Beneficio: oltre a stimolare la curiosità, queste attività sono utili per socializzare i gatti giovani all’acqua e ridurre la diffidenza.
10. Usa integratori specifici
Esistono specifici mangimi complementari e soluzioni reidratanti orali formulati appositamente per il supporto dell’idratazione. Chiedi consiglio al tuo Medico Veterinario.
In conclusione...
Come far bere di più il gatto? Non esiste una sola risposta, ma una serie di accorgimenti quotidiani che puoi mettere in pratica con facilità. L’idratazione è una forma di prevenzione fondamentale, che aiuta a mantenere il tuo gatto sano e attivo più a lungo.
- Offri cibo umido, acqua fresca e varia, ciotole adatte e giochi coinvolgenti.
- Monitora regolarmente il suo comportamento e i consumi d’acqua.
- Fai controlli veterinari periodici, soprattutto se il gatto è anziano o già malato.
Prendersi cura dell’idratazione del proprio gatto è fondamentale per la sua salute.
