Gestione multimodale della dermatite atopica canina: un approccio integrato per il benessere del cane

La dermatite atopica canina (DAC) è una malattia infiammatoria cronica della pelle, tipicamente ereditaria, che colpisce un numero crescente di cani.

Si manifesta con prurito intenso, arrossamenti, lesioni cutanee e infezioni ricorrenti, compromettendo la qualità della vita del cane e causando disagio e frustrazione del proprietario.

La gestione della DAC richiede un approccio multimodale, personalizzato e a lungo termine, basato sulla comprensione delle cause e sulla collaborazione tra Veterinario e proprietario.

Alterazione della barriera cutanea

La cute costituisce un’importante protezione dalle aggressioni dell’ambiente esterno, costituendo una sorta di barriera fisica, chimica e immunologica.

La pelle di un cane atopico presenta una barriera cutanea compromessa, con una ridotta capacità di trattenere acqua e proteggere dagli agenti esterni. Questo porta a secchezza, desquamazione, maggiore suscettibilità a infezioni batteriche e fungine, e favorisce la penetrazione degli allergeni.

La disfunzione della barriera cutanea è causata da un deficit nei lipidi epidermici, come le ceramidi, e da un’alterata produzione di proteine strutturali. Per questo motivo, il supporto della barriera cutanea attraverso l’uso di prodotti topici mirati (shampoo, mousse, oli e lozioni idratanti) è essenziale per mantenere la pelle del cane sana e resistente.

Disbiosi cutanea e intestinale: l’asse intestino-pelle

Nei cani atopici, la disbiosi cutanea, ovvero lo squilibrio della normale flora microbica della pelle (microbiota cutaneo), favorisce la proliferazione di patogeni come Staphylococcus spp. e Malassezia, responsabili di infezioni secondarie.

Parallelamente, studi recenti hanno evidenziato un profondo legame tra la salute intestinale e la pelle, noto come asse intestino-pelle.

La disbiosi intestinale, causata da alimentazione non equilibrata, uso eccessivo di antibiotici o stress, può contribuire all’infiammazione sistemica e peggiorare i sintomi della DAC. L’integrazione di probiotici, prebiotici e una dieta bilanciata aiuta a ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale, con benefici anche per la pelle.

Per ulteriori approfondimenti, leggi il nostro articolo “Dermatite atopica nel cane, barriera cutanea e microbiota”.

Influenza dell’ambiente e dell’alimentazione

L’ambiente, inteso come “esposoma”, cioè l’insieme dei fattori ambientali e degli agenti patogeni a cui il cane è esposto nel corso della sua vita fin dal momento del concepimento, gioca un ruolo cruciale nella comparsa e nel peggioramento della DAC. Gli allergeni ambientali come acari della polvere, pollini e muffe possono scatenare reazioni avverse. L’uso di materiali sintetici in cuccia, coperte e collari può irritare ulteriormente la pelle sensibile del cane. Inoltre, l’alimentazione industriale, soprattutto quella di scarsa qualità, ricca di additivi chimici, può contribuire allo stato infiammatorio dell’organismo. Anche gli interferenti endocrini, presenti in pesticidi, plastiche e detergenti chimici, possono influenzare negativamente la risposta immunitaria e aggravare i sintomi della DAC.

Un’alimentazione naturale, con proteine di alta qualità, acidi grassi essenziali (omega-3 e omega-6), antiossidanti e integrazioni specifiche, può supportare la pelle e ridurre l’infiammazione. Ridurre l’esposizione agli allergeni e adottare materiali naturali per l’ambiente del cane sono strategie utili per limitare i fattori scatenanti.

Prenota una consulenza veterinaria nutrizionale online.

Approccio terapeutico globale e a lungo termine

La gestione della dermatite atopica non può limitarsi al trattamento delle sole riacutizzazioni. È fondamentale un approccio precoce, globale e monitorato nel tempo per prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita del cane. Il trattamento deve essere personalizzato e può includere:

  • Controllo delle superinfezioni batteriche e fungine con terapie antibiotiche e antimicotiche.

  • Controllo dell’infiammazione e del prurito con terapie specifiche (cortisone, oclacitinib, lokivetmab, ciclosporina), scelte in base al profilo di sicurezza, al costo e alla rapidità d’azione.

  • Supporto alla barriera cutanea con trattamenti topici (shampoo, schiume, spray, salviettine..), scelti in base alle loro proprietà (idratanti, antisettiche, antiseborroiche, antinfiammatorie) e dalla loro facilità di utilizzo, da effettuare in modo proattivo e con frequenza adeguata, con l’obiettivo di ridurre il prurito e la colonizzazione microbica di superficie.

  • Trattamenti antiparassitari per via orale o spot-on.

  • Alimentazione specifica e supporto al microbiota intestinale, attraverso la somministrazione di probiotici, prebiotici e altre integrazioni funzionali.

La dermatite atopica è una patologia cronica che richiede un trattamento continuo e non solo interventi sporadici in caso di riacutizzazioni. L’obiettivo è mantenere il cane in una condizione stabile, riducendo l’intensità e la frequenza delle crisi pruriginose.

Educazione terapeutica del proprietario

Un aspetto fondamentale nella gestione della DAC è l’educazione del proprietario. Spesso, la scarsa aderenza al trattamento è causa di recidive e peggioramenti. È essenziale creare un’alleanza terapeutica tra Veterinario e proprietario, fornendo informazioni chiare sulla malattia, sulle strategie di gestione e sull’importanza delle terapie a lungo termine.

Le visite di controllo sono momenti chiave per valutare i progressi, correggere eventuali errori nella gestione quotidiana e motivare il proprietario a proseguire il trattamento. Un piano terapeutico condiviso e adattabile alle esigenze del cane e della famiglia facilita l’aderenza e migliora i risultati nel tempo.


In conclusione...


La dermatite atopica canina è una sfida complessa che richiede un approccio multimodale, integrando terapie topiche, sistemiche, nutrizionali e ambientali. La gestione efficace della DAC non si basa solo sulla cura delle fasi acute, ma su un trattamento costante e personalizzato, con il coinvolgimento attivo del proprietario. La collaborazione tra Veterinario e famiglia del cane è la chiave per garantire un benessere duraturo e una qualità di vita migliore per l’animale.

BIBLIOGRAFIA

  • “Dermatite atopica canina: la Medicina Veterinaria si affianca alla salute umana”, in La Settimana Veterinaria, n° 1357, 2025
Torna in alto