La dermatite atopica del cane

La dermatite atopica del cane è una patologia dermatologica piuttosto frequente, caratterizzata da prurito, perdita di pelo e comparsa di lesioni cutanee diffuse e otite. Si tratta di un problema piuttosto frustrante sia per l’animale che ne è colpito sia per il suo proprietario. Infatti questa malattia cronica non ha una risoluzione definitiva, richiede un trattamento terapeutico costante ed è soggetta a frequenti riacutizzazioni.

Che cos’è la dermatite atopica del cane e a cosa è dovuta

La dermatite atopica del cane è una patologia infiammatoria cronica della cute, su base allergica e a predisposizione genetica (ereditaria).

La patogenesi di questa malattia è multifattoriale, ma legata in gran parte a reazioni di ipersensibilità nei confronti di allergeni ambientali (pollini, polvere, acari microscopici, muffe, ecc.).

Compare in animali predisposti ed è associata ad alterazioni della barriera cutanea.

La barriera cutanea è rappresentata principalmente da particolari lipidi (es. ceramidi, ecc.) localizzati nello strato cutaneo esterno (strato corneo), organizzati in lamelle, particolarmente importanti nel difendere la cute dai più svariati attacchi esterni.

Nella dermatite atopica la barriera cutanea risulta alterata poiché tali lipidi sono carenti di alcuni componenti fondamentali e sono disposti in maniera disordinata.

Quali sono le razze più colpite?

Tutti i cani possono essere colpiti da dermatite atopica, sia maschi che femmine, tuttavia l’incidenza della patologia è più frequente in alcune razze, come:

  • West Highland White Terrier
  • Pitbull ed Amstaff
  • Boxer
  • Labrador Retriever
  • Pastore Tedesco
  • Bulldog Francese ed Inglese.

Quali sono i sintomi?

Generalmente nel cane con dermatite atopica i primi sintomi sono rappresentati da prurito e perdita di pelo e compaiono fra i 6 mesi e i 3 anni di età.

Il prurito, di solito persistente e di varia intensità, può essere stagionale oppure non stagionale (dunque, presente tutto l’anno), a seconda degli allergeni coinvolti. Può essere localizzato in zone circoscritte oppure diffuso in tutto il corpo. Le parti generalmente più colpite sono rappresentate da zampe, ascelle, inguine, fianchi, muso, orecchie, ecc.

Il prurito si manifesta con grattamento, leccamento, mordicchiamento e scuotimento della testa da parte dell’animale.

Come conseguenza dell’autotraumatismo possono comparire eritema e lesioni cutanee di altra natura e gravità come papule, pustole, croste, iperpigmentazione cutanea, ecc.

Inoltre, possono subentrare delle infezioni microbiche secondarie che possono causare la comparsa di piodermite superficiale, dermatite da Malassezia e otite esterna.

Meno frequentemente la sintomatologia dermatologica può essere accompagnata anche da congiuntivite, sintomi respiratori (rinite e bronchite) e gastroenterici (vomito, feci molli, diarrea).

Infine, non è da trascurare il fatto che è stato scientificamente dimostrato che i cani con prurito cronico dovuto a dermatite atopica sono più a rischio di sviluppare problematiche comportamentali correlate ad ansia e stress rispetto a quelli sani. Per approfondimenti leggi il nostro articolo: “Problemi comportamentali nel cane con dermatite atopica”.

Come si diagnostica?

La diagnosi si basa sull’anamnesi, sui segni clinici e sull’esclusione di altre patologie dermatologiche con sintomi clinici sovrapponibili.

I test allergologici sono utili solo dopo aver effettuato la diagnosi clinica e hanno il solo scopo di identificare potenziali allergeni che possono essere evitati o trattati con l’impiego dell’immunoterapia (terapia desensibilizzante) di cui parleremo in seguito.

Come si cura la dermatite atopica del cane?

Generalmente nella dermatite atopica del cane si utilizzano farmaci immunomodulatori come il cortisone, la ciclosporina e l’oclacitinib con l’obiettivo di controllare il prurito, il principale sintomo clinico di questa patologia.

Inoltre, possono essere utilizzati anche gli anticorpi monoclonali (anti IL-31), prodotti ad uso topico e acidi grassi polinsaturi.

Il trattamento specifico, invece, è rappresentato dall’immunoterapia allergene-specifica ed è considerato un ottimo approccio terapeutico a lungo termine specialmente negli animali giovani che presentano sintomi clinici per molti mesi durante l’anno. Questo consiste in una desensibilizzazione attuata attraverso la somministrazione di un vaccino contenente gli allergeni verso i quali l’animale è allergico. Il vaccino viene somministrato secondo una cadenza ben precisa. Man mano che si aumenta la dose del vaccino, diminuisce la sensibilità dell’animale agli allergeni inoculati e, di conseguenza, diminuiscono anche il prurito e gli altri sintomi clinici. 

Tuttavia, il processo di desensibilizzazione è molto lento e sono necessari almeno 6-8 mesi prima di poter vedere dei miglioramenti. 

Tutte le soluzioni terapeutiche sono generalmente impiegate in combinazione fra di loro e stabilite caso per caso, a discrezione del Veterinario dermatologo.

Esiste una cura naturale per la dermatite atopica nel cane?

Sicuramente ci sono tanti rimedi naturali che possono essere utili in corso di dermatite atopica nel cane, ad esempio per lenire il prurito e contribuire alla risoluzione delle lesioni cutanee.

Tuttavia, da soli non sono quasi mai sufficienti a controllare i sintomi clinici quando la patologia si presenta in forma conclamata. In questi casi è necessario ricorrere sempre alla terapia farmacologica.

I rimedi naturali possono essere molto utili nei periodi di “remissione” della patologia e, in certi casi, possono contribuire a ridurre il dosaggio dei farmaci e a diminuire l’incidenza di riacutizzazioni della malattia.

Giusto per fare alcuni esempi:

  • l’oleolito di calendula (Calendula officinalis) ha un’azione lenitiva e dermoriparatrice e può essere applicato sulla pelle per ridurre il prurito e l’arrossamento
  • gli oli essenziali di lavanda (Lavandula angustifolia), elicriso (Helichrysum italicum) e mirra (Commiphora molmol), applicati sulle lesioni cutanee, opportunamente diluiti secondo le indicazioni del Veterinario, possono favorirne la guarigione
  • il macerato glicerico di Ribes nigrum viene considerato un “cortisonico naturale” e assunto per bocca può essere utile per ridurre il prurito.

Per approfondimenti leggi l’articolo “Rimedi naturali per le dermatiti del cane e del gatto”.

Attenzione, però, anche se si tratta di rimedi naturali, non vuol dire che questi siano innocui. Anzi, se utilizzati in maniera impropria, non solo possono essere inutili, ma spesso anche dannosi.

Quindi, come sempre, si raccomanda di evitare il fai-da-te e rivolgersi sempre ad un Medico Veterinario esperto in Fitoterapia e altre forme di Medicina Olistica Veterinaria.

Per ulteriori approfondimenti leggi anche il nostro articolo “4 integratori utili nella dermatite atopica canina”.

È possibile guarire definitivamente dalla dermatite atopica?

Purtroppo per questa patologia non esiste una terapia completamente risolutiva. Pertanto, è necessario controllare i sintomi con la terapia farmacologica (eventualmente anche in associazione a mangimi complementari ad uso veterinario e fitointegratori) sia quando questi sono presenti in forma stagionale sia quando sono presenti tutto l’anno in maniera continuativa.

L’approccio terapeutico alla dermatite atopica deve essere rivisto ad intervalli regolari e adattato di volta in volta alle esigenze dell’animale. Ciò significa che dev’essere sempre personalizzato e regolato in base a riacutizzazioni, stagionalità e salute generale del paziente.

Per questo motivo sono molto importanti le visite di controllo dopo la diagnosi ed è raccomandabile non saltarle anche se l’animale ha avuto un notevole miglioramento e non presenta più sintomi, per non correre il rischio che il quadro clinico possa peggiorare.

Il gatto può avere la dermatite atopica?

La sindrome atopica felina (FAS) ricalca per molti aspetti la dermatite atopica canina e la diagnosi si basa, anche in questo caso, principalmente su anamnesi, decorso della malattia, segni clinici ed esclusione di altre patologie dermatologiche a sintomatologia sovrapponibile.

Tuttavia, mentre nel cane le aeree cutanee colpite da lesioni e prurito, sono spesso sovrapponibili tra un soggetto e l’altro, nel gatto sono decisamente più variabili ed imprevedibili.Inoltre, la malattia assume spesso caratteri più complessi, coinvolgendo anche altri apparati (respiratorio, gastro-enterico, ecc.).


In conclusione...


La dermatite atopica del cane:

  • è una patologia infiammatoria cutanea su base allergica
  • è caratterizzata da prurito incessante e lesioni cutanee dovute all’autotraumatismo da parte dell’animale, eventualmente accompagnate da infezioni microbiche secondarie
  • si diagnostica sulla base dell’anamnesi, dei segni clinici e per esclusione di tutte le altre patologie che causano sintomi sovrapponibili
  • non ha una terapia completamente risolutiva, ma il trattamento prevede la gestione sintomatica del prurito e delle lesioni cutanee; in certi casi può essere utile l’immunoterapia allergene-specifica.
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